giovedì 11 aprile 2013

DIARIO DI UN GIOVANE SPOSO: Milano e il salone del mobile...


La realtà supera sempre la finzione. Questa è una regola che chi fa tv, cinema o in generale scrive delle sceneggiature, deve tenere ben presente. Se al cinema vedete un personaggio fuori di testa, maschilista, femminista, gay, etero, malvagio, buono, sopra le
righe, sappiate che per strada o nel vostro condominio c'è senz'altro un personaggio più estremo di quello. Quando ho l'occasione di frequentare la Milano by night la prima sensazione da torinese provinciale è quella di essere sul set di Zoolander...(come ho già accennato in altri post). Il fuori salone che imperversa in questi giorni è un altra bella occasione per girare tra la gente e pensare che sei l'unico normale...così come è successo ieri sera che ho passato la serata a mandare foto ed sms ad amici per documentare cosa mi succedeva intorno, mentre con la mimica facciale riuscivo a far finta di integrarmi ed ascoltare designer, artisti e sopratutto i "creativi". Io in parte li capisco pure, perchè ogni tanto faccio delle mostre di foto e quadri,

ma non riesco ad andare in giro col frac e i capelli di 2 colori, con gli occhiali da nerd e uno scettro che proietta le mie brochure sui muri dei loft...questo è l'identikit delle persone che si aggiravano per zona Tortona ieri sera. Per un pò ho finto di capire l'utilità di un libro di porcellana disegnato da un ragazzo giapponese...e ho anche sostato più di 15 minuti davanti ad una sedia fatta di dado Knorr e ad un' abatjour a forma di culo... ma poi quando ho guardato una stampa di una figura femminile e ho visto tutto sfuocato, l'ho subito detto a dei creativi lì di fianco, chiedendo anche se ci fosse stato un posto non "vegano o bio" nei dintorni dove potessi mangiare qualcosa...(per me vista appannata=sto saltando la cena). Questo mio passo falso mi è costato una strigliata di un creativo: "Ma quello non è una stampa sfocata...è un branzino" e io :"Deduco che anche tu abbia una fame nera..." e il creativo: "Quella è un'opera del fotografo  Carlo Branz + Branzino...non sei tu che vedi male..." e poi si gira verso altri 2 creativi che portandosi la mano alla bocca mi deridono...Uno dei 2 vedendomi un pò a disagio si avvicina e mi fa : "Sono opere molto belle, la sfocatura è voluta, per dare un senso di confusione esistenziale, io ho un loft proprio qui sopra dove tra l'altro ho alcune delle sue stampe più alcune installazioni molto belle di artisti vari...possiamo andare tutti su da me e magari mangiamo qualcosa..." Io però ho pensato che sarebbe stato meglio tornare verso casa...e raccontare a mia moglie che un creativo aveva provato ad invitarmi nel suo appartamento... per farmi vedere il suo Branzino.


Questo è un video fatto da amici che ben riassume lo spirito del Salone del mobile di Milano:

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